Aveva ragione Socrate nel dire che la vera saggezza sta nel sapere di non sapere.
Eppure è pesante questo senso di dilettantismo che aleggia, che sento anche dentro di me, tanto fastidioso quanto la supponenza del cattedratico.
Sarebbe bello un sano impegno e una vera dedizione, abbinati al più modesto senso di incompletezza.
So questo però sono disposto anche a riconoscere di essermi sbagliato, che qualcuno ne sappia più di me.
Forse così potremmo costruire saperi condivisi, includere anziché escludere, rafforzare la percezione di una comunità umana in cammino.
Forse.
