Sono undici anni che non sei più qui.
Di quella domenica di settembre ricorderò sempre il caldo e la luce tersa nel cielo.
Al mattino, in quella gelida camera ardente, un gruppetto di ragazzi venne a portarti una sciarpa del Pisa. A casa furono i cacciatori vestiti di verde e con gli stivali di gomma a farti omaggio, proprio nel giorno dell’apertura al fagiano. Infine, furono i vecchi compagni socialisti a caricarsi i tuoi resti mortali sulle spalle e condurli in chiesa. Anche il prete, consapevole delle bestemmie che avevi tirato in vita e della tua bontà, fece commuovere tutti con la sua omelia.
Le tue ossa sono state infilate in una scatola e dei tuoi resti mortali rimane ben poco.
Ma è tanto quello che hai lasciato a me.
Eppure, mi piacerebbe poter stare ancora con te, sbucciando noccioline e lupini, sui gradoni dell’Arena…
Caro nonno

….caro Massimo, Pietro era una bellissima persona …come sai parlavamo spesso di calcio. Io tifoso amaranto e Lui Primo Tifoso del Pisa…….era bello sentirlo così innamorato della maglia della Sua squadra.
Persona gentile,educata, umile e generosa……la foto che hai postato mi evoca ricordi legati alla parte più bella della mia vita…..mi sto commovendo fortemente….
ti abbraccio e credo che, oggi da qualche parte, Pietro, oltre a gioire per la Sua squadra, sia felice di avere un nipote come te……..
Un bacio a tutti Voi
Grazie di cuore Paolo. Ti abbraccio forte forte… sei una persona splendida!