A 28 anni dalla scomparsa di Sandro Pertini ci rimane l’immagine di un uomo capace di portare su di sé la lotta per un mondo migliore, per la giustizia sociale, per un’Italia libera dal fascismo e repubblicana.
Da molti anni questa figura viene tirata per la giacca da varie parti, cercando di epurarla dal suo essere partigiano non solo combattente ma anche uomo di parte, pur se capace di guardare oltre le divisioni partitiche.
Indubbiamente la sintesi di un’intera esistenza ha coinciso in maniera del tutto eccezionale con il settennato da Presidente della Repubblica; mentre i suoi predecessori e, soprattutto, i suoi successori hanno interpretato questa carica con una totale distanza dalla gente, Sandro Pertini ha incarnato lo spirito dell’Italia in un momento particolarmente delicato della nostra Repubblica.
Per questo Pertini che esulta a Madrid e Pertini sul palco dopo la strage della stazione di Bologna sono le due facce dello stesso uomo.
Che oggi, a 28 anni dalla sua scomparsa, ci manca sempre di più.